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Apparecchiare una tavola contemporanea o classica?

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Caroline Lefay

Ogni giorno, apparecchiamo la tavola: il piatto al centro, la forchetta a sinistra, il coltello a destra, i bicchieri in alto a destra. Con l’avvicinarsi delle feste, però, ci si agita nell’apparecchiare la tavola per un pranzo dove le portate si susseguono…

La tavola contemporanea

Sulle tavole contemporanee, la parola chiave è eleganza,declinata in uno stile molto pulito. Al vostro arrivo, la tavola, sarà apparecchiata solo con il piatto e le posate di base, che in seguito saranno cambiati e adattati al momento della vostra ordinazione, mentre il bicchiere dell’acqua e il tovagliolo non cambieranno durante tutta la vostra esperienza culinaria. Tutta questa disciplina, tuttavia, richiede una brigata di sala e un’organizzazione quasi militare.

Una tavola classica

Un servizio gastronomico non è quindi sempre facile da realizzare a casa, dove può essere più pratico apparecchiare una tavola in maniera più classica. Per rinfrescarvi la memoria, vi ricordiamo il sistema alla francese. Chi non si ricorda di una qualsiasi scena da film dove il maggiordomo apparecchia la tavola seguendo una regola…

Il piatto, elemento centrale, è sistemato a due o tre centimetri dal bordo del tavolo, ma soprattutto in modo identico per tutti i convitati creando l’armonia di insieme di tutta la tavola. Il piattino del pane, molto utile per i più golosi di noi che amano un buon pane croccante con del burro demi sel Bordier, è da piazzare a sinistra della forchetta.

Le posate

Il loro posto risponde a una logica semplice: il loro utilizzo che, tuttavia, non si ripeterà mai abbastanza…

Le forchette si mettono a sinistra del piatto e quindi i coltelli, la lama rivolta verso il piatto per evitare incidenti, a destra. Le altre forchette, coltelli, cucchiai da minestra o forchette per le ostriche vanno sistemate nell’ordine di arrivo delle portate, partendo dall’esterno, il più lontano dal vostro piatto, verso l’interno, per terminare ad esempio con il vostro più bel coltello da carne.

Le posate da dessert si dispongono davanti al piatto principale, con i manici girati verso la mano che le utilizzerà. Il coltello e il cucchiaio, se sarà il caso, avranno il manico verso destra, poiché si utilizzano con la mano destra. La forchetta sarà invece sistemata nell’altro senso, con il manico rivolto a sinistra.

Il mio piccolo consiglio è, nonostante tutto, di disporre le posate per il formaggio e per il dessert, quando sarete pronti a servirli. Eviterete un accumulo sgraziato sulla tavola, ma soprattutto, avrete il tempo di fare una pausa e passare del tempo a tavola tre la sequenza delle portate…

I bicchieri

I bicchieri vanno sistemati a destra in ordine di dimensione decrescente e in diagonale.

Si avrà dunque, di principio, il bicchiere dell’acqua a destra, quello per il vino bianco al centro e quello per il vino rosso a sinistra. Se il menu prevede un vino spumante, la coppa da champagne sarà posta in disparte verso destra.

Idealmente si dovrebbe fare in modo di non avere più di tre bicchieri, contemporaneamente, sulla tavola.

Se il bicchiere del vino e quello dell’acqua hanno una posizione ben precisa, è sempre il più piccolo che occuperà il posto a destra.

Per finire

Siamo d’accordo… Se seguirete questa disposizione alla lettera, non avrete più posto per mangiare! Il buon senso vi porterà dunque ad alleggerire l’apparecchiatura per valorizzare ciò che è indispensabile, ossia portare man mano posate e bicchieri, seguendo le pietanze.

La raffinatezza ultima resta la sobrietà e l’eleganza poiché nulla è più difficile del rendere la raffinatezza semplice.

A proposito di Caroline 

Caroline Lefay è una sommelier che ha ottenuto il brevetto federale nel 2016 e ha ottenuto un BTS (brevetto di tecnico superiore) francese alberghiero nel 2006. Oggi lavora nel settore del vino e della ristorazione. Con il suo blog “Les Flacons de Caroline” ha aggiunto la freccia della comunicazione al suo arco per condividere le sue scoperte con un pubblico curioso che apprezza i consigli dei professionisti.

www.lesflaconsdecaroline.com