Cépages

  • Blanc
  • Indigène
  • < 2 Ha

Himbertscha

Rarissimo vitigno dell'Alto Vallese (Svizzera), Himbertscha è un filgio naturale dell'Humagne Blanc e un fratellastro del Lafnetscha, altro vitigno particolare di questa zona. Il nome non proviene dalla parola "Himbeer" (lampone), bensì dal dialetto "im Bercla", che significa "nel pergolato". Ormai in via d'estinzione, è stato salvato negli anni '70 da Josef-Marie Chanton, tuttora l'unico produttore al mondo a possederne una vigna di dimensioni veramente ridotte. Il vino prodotto è elegante, con elevata acidità e particolari note moscate.
  • Blanc
  • Allogène (après 1900)
  • < 2 Ha

Kernling

Mutazione spontanea del Kerner, scoperta da Ludwig Hochdörfer a Nussdorf nel Palatinato, si differenzia dal primo per la produttività minima.
  • Blanc
  • Indigène
  • < 2 Ha

Lafnetscha

Documentato già nel 1627 nell'Alto Vallese, in Svizzera, Lafnetscha è nato dall'incrocio naturale tra l'Humagne Blanc del Vallese e il Completer dei Grigioni e può essere considerato il "fratellastro" di Himbertscha. Il nome deriva da "Laff-nit-scha", forma dialettale di "laff es nicht schon" (da non bere troppo in fretta), con riferimento alla sua elevata acidità. Coltivato esclusivamente nell'Alto Vallese, è un vitigno raro locale, con maturazione media, che produce vini secchi, con un'acidità sostenuta e note di mela e sambuco.
  • Rouge
  • Allogène (après 1900)
  • < 2 Ha

Rondo

Ibrido Zarya Severa × Sankt Laurent ottenuto nel 1964 presso la stazione di ricerca di Geisenheim (Germania), il Rondo è molto precoce, molto resistente alla peronospora, un po' meno all'oidio. Questo ibrido interspecifico a polpa rossa viene utilizzato negli assemblaggi per ottimizzare il colore. La sua presenza nella Svizzera tedesca è molto ridotta.
  • Rouge
  • Allogène (après 1900)
  • < 2 Ha

Sangiovese

Il Sangiovese, il vitigno rosso più diffuso in Italia, fece la sua comparsa nel 1600 in Toscana. Il suo nome deriva possibilmente da sanguis Jovis, ovvero sangue di Giove. Il test del DNA ha svelato che si tratta di un incrocio naturale tra il Ciliegiolo, antico vitigno del Chianti, e il Calabrese di Montenuovo, un raro vitigno calabrese. Si può quindi dire che il Sangiovese è tosco-calabrese. In Svizzera si trovano solo poche tracce di questo vitigno molto tardivo e resistente alla siccità. Produce vini molto tannici, con un'elevata acidità e una buona capacità di invecchiamento.
Nomi associati: 
Montepulciano
  • Blanc
  • Traditionnel (av. 1900)
  • < 2 Ha

Sylvaner

Originario dell'Austria, il Sylvaner è un incrocio naturale tra il Savagnin (Heida in Vallese) e l'Österreichisch Weiß, un antico vitigno austriaco. Il nome deriva dal latino "silva" (foresta) e pare che volesse indicare una sedicente origine selvaggia. In Svizzera, viene coltivato in particolare nel Vallese, dove viene chiamato Johannisberg, con riferimento a un famoso dominio viticolo nel Rheingau, in Germania. I suoi vini sono caratterizzati da aromi di nocciole e acidità moderata.
Nomi associati: 
Johannisberg, Gros Rhin
  • Blanc
  • Allogène (après 1900)
  • < 2 Ha

Vermentino

Il Vermentino ha origine nella vasta zona geografica tra Corsica, Sardegna, Toscana, Piemonte (dove viene chiamato Favorita) e Liguria (chiamato Pigato). Il nome deriva dall'italiano "fermento" e si riferisce al carattere frizzante dei vini giovani. In Svizzera, questo vitigno sensibile alle gelate primaverili e alla peronospora produce vini aromatici e fruttati, ma praticamente non viene coltivato.
Nomi associati: 
Favorita, Pigato, Rolle
  • Rouge
  • Allogène (après 1900)
  • < 2 Ha

Zinfandel

L'origine di questo vitigno ha fatto parlare molto. All'inizio del XIX secolo, è stato introdotto in California dall'Austria con il nome di Zinfandel. Negli anni '70 è stato identificato come Primitivo delle Puglie, introdotto dalla Croazia alla fine del XVIII secolo. Nel 2011 è stato possibile ritrovare il nome originale usato in Croazia: Tribidrag. Grazie al test del DNA, si è rivelato essere un "genitore" del Plavac Mali, il vitigno rosso più diffuso in Croazia. In Svizzera, questo vitigno precoce e ricco di alcol non è molto presente.
Nomi associati: 
Primitivo
  • Rouge
  • < 2 Ha

Altro rosso

  • Blanc
  • Indigène
  • < 2 Ha

Divona

Il vitigno bianco Divona, nato dall’unione del tedesco Bronner con il Gamaret, è frutto di 20 anni di paziente e minuziosa selezione realizzata da Agroscope. Il Divona beneficia di un ottimo potenziale enologico e, grazie al Gamaret, è resistente alla muffa grigia. Il vitigno Bronner, dal canto suo, potenzia la protezione alla peronospora e l’oidio, malattie causate da funghi.

Divona (codice IRAC 2060), è stato selezionato tra migliaia di candidati sulla base di criteri riguardanti tanto la vite quanto il vino: resistenza alle malattie, adattamento al clima, capacità di produzione e tenore di zucchero. Questo nuovo vitigno condivide gli stessi parenti con il Divico – fratello maggiore rosso del Divona – che già conosce uno sviluppo promettente.