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Ticino - La Cuvée del Gottardo

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La porta per il Sud è anche la porta per il Nord

Manca ormai poco all’inaugurazione della galleria di base del Gottardo. Si tratta di un’opera che varca i confini non solo cantonali, ma anche nazionali. Il massiccio del Gottardo è sempre stato e rimarrà la via delle genti. Il suo passo, con la Tremola e il ponte del diavolo, la galleria ferroviaria inaugurata nel 1882 e la più recente galleria autostradale aperta nel 1980, dimostrano l’importanza dell’asse Nord-Sud. Come da tutte le grandi opere ci si aspetta dei cambiamenti: le distanze si accorceranno e si pensa ad un aumento dei confederati che decideranno di trascorrere la loro pensione in un clima più mite. Gli albergatori e i ristoratori sperano in un rilancio del turismo, fosse anche solo di giornata., ma bisognerà darsi da fare per accoglierli al meglio.

 

Ticino terra di Merlot

Gli anni Sessanta hanno visto un forte sviluppo del turismo. In quegli anni l’azienda Matasci crea una nuova tipologia di Merlot, un vino morbido fruttato ed elegante che farà concorrenza alla Dôle vallesana: nasce “Selezione d’Ottobre” e con questo vino il successo e l’amore per il Merlot.

A sud delle Alpi il Merlot ha saputo ben adattarsi al clima quasi estremo per la viticoltura: la vite infatti è una pianta delicata e alle numerose ore di sole si contrappongono abbondanti precipitazioni che obbligano i viticoltori a vigilare contro i rischi di malattie, in particolare oidio e peronospora. Il forte legame alla terra da parte dei ticinesi è dimostrato dal grande numero di viticoltori: oltre 3200 che lavorano i loro appezzamenti.                  

La Cuvée del Gottardo

L’idea di onorare l’inaugurazione del Gottardo con due vini, nasce dalla Ticinowine che ha trovato in Coop un partner entusiasta. Si è voluto un vino che non rappresentasse un unico produttore, ma che coinvolgesse più attori e che fosse un insieme delle caratteristiche del terroir ticinese. Dieci le aziende viticole che hanno aderito al progetto e simbolicamente, visto che la media di produzione di ogni viticoltore è di circa 1500 Kg, si potrebbe immaginare che l’uva utilizzata per questo vino sia il lavoro di una settantina di essi.

Un’etichetta e sei messaggi.

Un ruolo importante è quello dell’etichetta, l’idea era quella di voler essere un veicolo di comunicazione. Gli obiettivi dovevano rappresentare la territorialità, l’accorciarsi delle distanze, la fierezza ticinese e soprattutto invogliare il turista e gli amici del Ticino a venirci a trovare più spesso. Volendo mostrarlo con gli occhi esterni, il progetto è stato affidato e realizzato dalla Gottschalk + Ash International di Zurigo. Il risultato è stato quello di un’etichetta sobria, pulita, classica e di grafica svizzera: i colori rosso e blu che identificano il vino e la sua regione, sei frasi in tedesco e in italiano per motivare gli svizzeri a tornare a visitarci mostrando al contempo che siamo capaci di fare grandi opere.

 

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